Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XVII – 28 novembre 2020.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

Confutata l’ipotesi del trasporto di SARS-CoV-2 da particelle inquinanti nell’aria. Uno studio condotto dall’Università di Bologna, in collaborazione col Dipartimento di Tossicologia, Rischio Chimico Ambientale e Salute Pubblica di Chilton (Inghilterra) e con l’Arpae dell’Emilia Romagna, ha indagato la possibilità che le particelle in sospensione aerea dovute all’inquinamento atmosferico delle città, e specificamente le PM (da particulate matter), abbiano contribuito a diffondere SARS-CoV-2. Come era prevedibile sulla base della conoscenza virologica, i ricercatori hanno escluso questo ruolo delle particelle PM ma, basandosi su numerose evidenze pregresse e su una loro interessante verifica sperimentale, sostengono che le PM possano contribuire agli effetti patologici della tempesta citochinica scatenata dal virus e anche con altri meccanismi molecolari aggravino le manifestazioni cliniche. [Cfr. Mescoli A. et al. Frontiers in Genetics – AOP doi: 10.3389/fgene.2020.579964, 2020].

 

Nelle valutazioni cliniche dei vaccini anti-SARS-CoV-2 sono poco rappresentate le minoranze etniche. Negli Stati Uniti le minoranze etniche si sono contagiate in una percentuale maggiore della media della popolazione generale e le persone di colore affette da COVID-19 hanno presentato un tasso di mortalità due volte più elevato. Le Linee Guida dei National Institutes of Health (NIH) e della FDA hanno sottolineato l’importanza di includere nei campioni una percentuale proporzionalmente significativa di volontari appartenenti ad etnie diverse da quella caucasica ma, secondo Joshua F. Craft e colleghi, i vaccini attualmente disponibili sono stati testati su un numero insufficiente di Afro-Americani e Afro-Europei. Ragioni immunologiche fanno tuttavia sperare che le vaccinazioni che saranno introdotte a breve risulteranno ugualmente efficaci anche nelle persone appartenenti a minoranze etniche. [Cfr. American Journal of Tropical Medicine and Hygiene AOP – 10.4269/ajtmh.20-1294, 2020].

 

La Lanterna Verde (mGreenLantern) è una nuova proteina fluorescente dalla luminosità eccezionale. Benjamin C. Campbell e colleghi hanno realizzato una nuova proteina fluorescente denominata mGreenLantern, che presenta una luminosità eccezionalmente elevata in cellule umane e di topo, oltre che nei batteri. In particolare, in cellule umane è fino a sei volte più luminosa dell’EGFP e ha dimostrato una capacità maggiore di EGFP e di EYFP di evidenziare la morfologia dei neuroni. I numerosi altri vantaggi che presenta in istochimica e nel migliorare la rilevazione in microscopia ad ampio campo, confocale e bi-fotonica fanno prevedere un vastissimo impiego nella ricerca neuroscientifica. [Cfr. Campbell B. C., et al. PNAS USA – AOP doi: 10.1073/pnas.2000942117, 2000].

 

Il dimorfismo sessuale cerebrale studiato con MRI e nuovi metodi per eliminare gli errori. La questione delle differenze anatomiche tra cervello maschile e femminile continua ad affascinare molti ricercatori. Dopo un’epoca in cui si era consegnato al passato questo genere di studi, soprattutto legato nell’Ottocento e agli inizi del secolo scorso all’erronea convinzione che differenze morfologiche macroscopiche potessero spiegare caratteristiche psichiche in seguito ricondotte ad apprendimento culturale, attualmente si vive un periodo di rinnovato interesse per i dimorfismi sessuali del cervello grazie agli studi condotti mediante risonanza magnetica (MRI) e ai sofisticati metodi di analisi dei dati, che consentono di trarre informazioni da indici anche minimi e incostanti. Molte differenze locali di dimensione e conformazione si sono rivelate prive di correlati funzionali. Alcuni reperti poco frequenti ma fortemente caratterizzanti, come i lobi occipitali asimmetrici con quello più lungo al polo posteriore che si incurva ad includere, quasi avvolgendola, l’estremità del lobo occipitale dell’altro lato, si incontrano quasi esclusivamente nel cervello femminile e si accompagnano spesso a una frequenza di depressione maggiore della media.

Eileen Luders e Florian Kurth, autrici di un’accurata revisione dell’argomento, hanno proposto il loro punto di vista esperto in un saggio che costituisce anche un capitolo di un manuale di neurologia clinica. Le due ricercatrici presentano una dettagliata rassegna degli studi più importanti, sottolineando che differenze apparentemente significative ottenute con un metodo non sono rilevate o perdono significatività se esaminate con un metodo diverso.

Accantonando le questioni rimaste controverse, Luders e Kurth sottolineano il generale consenso dei ricercatori su una vecchia nozione anatomica confermata dalla MRI: l’encefalo maschile è mediamente di dimensioni maggiori di quello femminile, ma soprattutto, sottolineano che si studia per verificare una tesi: è possibile che quasi tutte le apparenti differenze di conformazione non siano altro che una conseguenza diretta o indiretta delle differenti dimensioni.

L’analisi accurata di procedure e metodi di un notevole numero di studi ha consentito alle due ricercatrici di dedurre che non tutte le differenze proposte all’attenzione della comunità scientifica come dimorfismo sessuale cerebrale sono spurie e perciò riconducibili a differenze volumetriche, ma quelle pure (size-independent) devono essere ulteriormente indagate.

In conclusione, Luders e Kurth raccomandano di evitare ogni ipersemplificazione e generalizzazione, per non rischiare di commettere errori ormai anacronistici. [Cfr. Handbook of Clinical Neurology – AOP doi: 10.1016/B978-0-444-64123-6.00001-1, 2020].

 

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BM&L-28 novembre 2020

www.brainmindlife.org

 

 

 

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